L’American Pale Ale (APA) è la sorella minore dell’inglese Pale Ale. Come ci si potrebbe aspettare quindi i due stili condividono quasi la stessa storia; la versione americana è diventata uno stile distinto e separato solo 30 anni fa.
Le caratteristiche distintive delle APA dipendono dagli ingredienti usati: luppoli americani e malto pale americano rendono il profilo sensoriale diverso rispetto alla classica Pale Ale inglese.
Sebbene sia uno stile relativamente giovane, è molto apprezzato in tutto il mondo per le sue particolari caratteristiche. Anche in Italia sono molti i produttori artigianali che hanno scelto di riprodurre la Pale Ale americana: ecco una raccolta delle nostre preferite da comprare online.
Il BJCP classifica lo stile di birra American Pale Ale nella categoria “Pale American Ale”. Questa macro categoria comprende anche le American Blonde Ale, sottostile molto meno conosciuto.
Come abbiamo visto nei paragrafi introduttivi l’American Pale Ale è uno stile direttamente discendente dalle Pale Ale inglesi, ciò significa che per ricercare le origini storiche è necessario ripercorrere quelle delle sorelle Inglesi. Abbiamo trattato nel dettaglio questo argomento nella guida dedicata alle pale ale, per questo in questa pagina ci occuperemo solo della storia “recente” che riguarda le American Pale Ale.
Le pale ale negli Stati Uniti venivano prodotte già durante il 1800 e il 1900, ma non erano molto diffuse, perchè lo stile lager era all’epoca lo stile più popolare.
Saltiamo avanti di circa 270 anni e arriviamo in California, intorno al 1975. Il proibizionismo, abrogato nel 1933, aveva lasciato gli Stati Uniti quasi privi di birrerie, ma dalla metà degli anni 70 inizia in California un nuovo movimento birrario.
Nel 1975 Anchor Brewing produce il suo primo lotto di Liberty Ale, facendo rivivere l’arte del dry-hopping e dando il via alla rivoluzione americana della birra.
Prodotta secondo una ricetta inglese ma con l’uso del luppolo Cascade, la Liberty ale è l’antesignana sia dell’IPA americana che della American Pale Ale.
Pochi anni dopo, anche la Sierra Nevada rilasciò la sua APA: queste due birre diventarono il punto di riferimento per lo stile.
Nel corso degli anni la birra artigianale americana si è affermata in modo davvero sorprendente, e la popolarità di tutti gli stili birrari made in USA è presto diventata globale. Oggi lo stile American Pale Ale è uno dei più riprodotti. Ad attrarre i consumatori sono sicuramente i sapori luppolati, l’elevata beverinità e la bassa gradazione alcolica.
Le differenze tra American Pale Ale e English Pale Ale sono definite dagli ingredienti. L’utilizzo di luppoli e malti diversi infatti crea un notevole contrasto tra i due stili. Le English pale ale ( e le bitter ) sono nocciolate e più robuste a causa dell’uso del malto pale britannico, mentre il malto americano conferisce una sensazione più morbida e un po’ più croccante.
Le Pale Ale americane sono leggermente meno equilibrate delle English Pale Ale poichè mostrano un profilo di luppolo più forte. Anche i sapori del luppolo sono diversi. I luppoli americani sono quasi tutti orientati verso il profilo di agrumi e resina di pino, mentre i luppoli inglesi hanno un carattere più di terrosità floreale.
Alle differenze contribuiscono anche i lieviti utilizzati. I lieviti americani sono spesso più neutri e meno fruttati dei ceppi inglesi.
Il luppolo è uno degli ingredienti distintivi di questo stile, e c’è molta scelta rispetto a quale luppolo usare.
I luppoli classici sono “C hops” Chinook , Cascade , Columbus e Centennial, ma in realtà, questa è solo la punta di un enorme iceberg. Altre varietà che vengono usate includono Amarillo, Willamette, Perle, Sorachi Ace, Simcoe, Warrior, Palisade… Beh, avete un’idea! E con così tante nuove varietà di luppolo che escono continuamente, c’è sempre un nuovo terreno da esplorare.
I cereali usati in questo stile sono abbastanza semplici. Nel mash viene usato tra l’85% e il 100% di malto pale americano, al quale viene aggiunto tra il 5% e il 10% di malto Crystal. Possono essere usati anche altri malti pale, come il British Pale, il Belgian Pale o il German Pilsner, così come grano e zucchero.
In alcuni casi vengono aggiunti anche piccoli quantitativi di malti speciali come Monaco, Vienna o Bisquit, ma si tratta di quantità davvero minime perché altrimenti impatterebbero troppo il profilo sensoriale.
Anche per il lievito bisogna optare per varietà americane, più neutre e pulite. Il birrificio Sierra Nevada, pioniere dello stile, utilizza un lievito chiamato “chico”, commercializzato come White labs California Ale o Wyeast American Ale.
Le differenze tra questi due stili riguardano sopratutto la quantità di luppolo utilizzata. Nelle American IPA il luppolo è aggiunto in quantità molto abbondanti, come nelle ipa inglesi. Nelle American Pale Ale invece il luppolo viene bilanciato con i cereali, e l’aroma di luppolo non è dominante come nelle IPA.
Se confrontiamo APA e Ipa classiche le differenze sono diverse, e riguardano sia gli ingredienti che la quantità di luppolo. Per prima cosa gli ingredienti: nelle American Pale Ale troviamo luppoli, malti e lievito americani, mentre nelle Ipa inglesi si trovano ingredienti britannici o europei. Ciò comporta differenze aromatiche e gustative sostanziose, anche se nel panorama della birra artigianale l’uso di luppoli americani nelle ipa classiche è sempre più diffuso.
L’altra differenza principale è che nelle India Pale Ale la quantità di luppolo usata è molto più abbondante, cosa che le rende più amare e aromatiche.
In questo caso le differenze sono sottili: entrambi gli stili appartengono alla macrocategoria delle Pale American Ale. Le Blonde Ale sono più bilanciate e meno luppolate, gli aromi di malto si avvertono di più e possono assumere sfaccettature più ampie.
Entrambi gli stili sono comunque adatti a tante sperimentazioni che in alcuni casi rendono le differenze ancora più labili.
La principale differenza tra questi due stili è che le lager sono birre fermentate a freddo e realizzate con il ceppo di lievito adatto, mentre le American pale Ale sono birre ad alta fermentazione, realizzate con il lievito ale.
Si tratta comunque di due birre giallo paglierino, beverine, limpide e leggere: da un punto di vista gustativo la principale differenza è che la APA ha un gusto e un aroma più complesso, dato sopratutto dalle sperimentazioni con i luppoli americani.
Le American Pale Ale sono birre molto versatili ed adatte praticamente a tutte le pietanze. Trattandosi di birre poco alcoliche sono ideali per tutte le situazioni conviviali e si sposano bene con grigliate di carne e pesce, salumi, formaggi, fritti o pizza.
Per questo stile si possono utilizzare due tipi di bicchieri: i bicchieri tulip o le pinte americane.
Il tulip è più adatto per le birre artigianali con ingredienti particolari, mentre la pinta americana è perfetta per le APA più classiche con un buquet di aromi e profumi pulito.
Per saperne di più sui bicchieri, la nostra guida dedicata ai migliori bicchieri da birra.