La pale ale è una birra bilanciata, mediamente leggera, non troppo gassata e con aromi ben definiti di luppolo e di malto, una combinazione che rende questo stile facile da produrre ed allo stesso tempo agevole da arricchire con ingredienti tipici dei vari territori.
La birra Pale Ale è una sottotipologia molto diffusa di birra Ale.
Il nome letteralmente significa Ale chiara e si diffonde nell’Inghilterra del 16° secolo per differenziare questa “nuova” tipologia dalla Ale classica, più scura e corposa.
In questa guida vedremo nel dettaglio tutte le specificità dello stile Pale Ale: la storia, le caratteristiche di gusto e colore ed i vari sottostili. Troverete anche le risposte alle domande frequenti sulle Pale Ale ed una selezione delle nostre preferite!
La birra Pale Ale è oggi molto diffusa, specialmente nei due territori che possiamo considerare “patria” di questa tipologia: gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. La maggiorparte dei birrifici Craft produce qualche Pale Ale, spesso caratterizzandole con ingredienti particolari.
La ragione della popolarità di questo stile di birra tra appassionati e consumatori meno esperti è molto semplice: la Pale Ale è beverina, bilanciata e leggera.
Nella tabella in alto potete trovare un breve elenco delle migliori Pale Ale attualmente in commercio e delle offerte per acquistarle a prezzi convenienti.
Lo stile Pale Ale nasce in Inghilterra intorno alla metà del 1600. Come raccontato nella guida dedicata alle Ale, la scoperta del processo di tostatura a carbone del malto implicò l’avvio della produzione di malto pale. Le birre realizzate con questo malto erano destinate all’esportazione o ai ceti operai: inizialmente lo stile Pale Ale era quindi decisamente di nicchia.
Allo scarso successo iniziale dello stile Pale Ale contribuì inoltre l’affermazione di uno stile di birra molto differente, quello delle Porter e Stout (qui la guida approfondita a questi due stili), che nel corso del 18°secolo conquistò il Regno Unito ed il resto d’Europa.
Nel corso del 1800, all’epoca della famosa regina Vittoria, la Pale Ale acquistò una sempre maggiore popolarità, fino ad affermarsi definitivamente negli ultimi decenni del 1900 come uno degli stili più prodotti sia in Europa che negli Stati Uniti.
Nella madre patria Inghilterra lo stile Pale Ale assumeva l’aroma dei luppoli locali, principalmente l’East Kent Goldings e il Fuggle, che risaltava anche grazie alle proprietà dell’acqua di Londra, carbonata e ricca di solfati di calcio. Il risultato era una birra chiara e limpida, con un aroma di luppolo mediamente marcato con note floreali e agrumate, perfettamente bilanciate con le note di malto biscottato.
Mentre in madrepatria la Pale Ale (o Bitter) diventava la birra più diffusa, Negli Stati Uniti dopo una serie di sperimentazioni con i luppoli importati, negli anni ‘50 si iniziò a produrre la Pale Ale con i luppoli autoctoni, specialmente il Cascade.
L’utilizzo di luppoli diversi è la principale differenza tra le American Pale Ale e le English Pale Ale. Le American Pale Ale risultano fresche e “crisp”, leggermente amarognole, con un finale lungo con note agrumate provenienti dal luppolo Cascade.
nelle English Pale Ale invece il luppolo ha un aroma più terroso, di spezie e erbe aromatiche.
In alcuni casi l’aggiunta di zucchero o mais rende le English Pale Ale più secche e con un corpo più leggero, mentre in altri casi si può avvertire un aroma di minerali, anche salini, proveniente dalla durezza dell’acqua.
In due parole possiamo dire che le English Pale Ale sono più complesse e bilanciate, mentre le American Pale Ale più leggere e maggiormente incentrate sull’aroma di luppolo. Per approfondire le caratteristiche di questo stile consigliamo la nostra guida alle American Pale Ale.
Lo stile Pale Ale inglese e lo stile Bitter sono a lungo stati sinonimi, anche se negli ultimi decenni sono emerse alcune piccole differenze: le Bitter sono solitamente meno alcoliche e più ambrate, anche se si tratta sempre di indicazioni molto generiche.
Come abbiamo visto, la differenza per quanto riguarda i luppoli utilizzati nelle Pale Ale è riconducibile principalmente all’area di produzione: nelle Pale Ale Inglesi vengono utilizzati soprattutto due luppoli locali, l’East Kent Goldings e il Fuggle, mentre nelle Pale Ale americane troviamo il Cascade e i luppoli da esso derivati, come l’Amarillo, il Centennial, il Citrus e il Simacoe.
Il malto gioca un ruolo fondamentale nelle Pale Ale, poiché bilancia l’amarezza del luppolo aggiungendo corposità e “crispiness”, ovvero croccantezza. Nelle American Pale Ale viene utilizzato il Pale Malt, il Caramel o il malto Crystal come malti base, e spesso vengono aggiunte piccole parti di avena, segale o grano per addolcire, aumentare la complessità e bilanciare l’acidità dei luppoli locali.
Nelle English Pale Ale, anche nel sottostile Bitter Ale, il malto utilizzato è quasi sempre il British Pale Malt e il Crystal: in Inghilterra non sono comuni aggiunte di altri ingredienti oltre al malto.
Originariamente tutte le birre inglesi, anche le Pale Ale, erano realizzate con un ceppo di lievito selvatico chiamato Brettanomyces: il Brett era un ceppo che agiva lentamente, quindi le birre avevano bisogno di invecchiamento.
Dal ventesimo secolo vengono usati invece i lieviti del ceppo Ale, comuni a tutte le birre prodotte con l’alta fermentazione.
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, l’English Pale Ale è lo stile di Pale Ale originario: le sue caratteristiche sono molto simili a quelle dello stile Bitter, tanto che a lungo i due termini (Bitter Ale e Pale Ale) sono stati considerati due modi diversi per riferirsi alla stessa birra.
In realtà esistono oggi delle piccole differenze tra i due: le Pale Ale sono leggermente più ambrate rispetto alle Bitter, più uniformi per quanto riguarda il tasso alcolico (solitamente le Pale Ale hanno una gradazione di circa 5°, mentre le Bitter oscillano tra i 3,5° e i 6°).
Un’altra differenza è che le Bitter hanno un aroma meno intenso, che propende più per la dolcezza del malto che per l’amarezza del luppolo.
Al contrario nelle Pale Ale il luppolo predomina sul malto, anche se in modo non invasivo.
Le American Pale Ale risultano più chiare e meno complesse delle English Pale Ale: in entrambi i casi si tratta di stili “semplici”, che trovano la loro forza nel bilanciamento degli ingredienti e non in ricette particolari.
Nelle American Pale Ale l’utilizzo di luppoli locali gioca un ruolo fondamentale, rendendole più agrumate e leggere rispetto alle sorelle inglesi.
Si possono avvertire chiaramente anche aromi di pino e retrogusto fruttato, oltre ad un sentore di malto tostato. L’American Pale Ale è uno stile molto diffuso negli Stati Uniti, e grazie ai produttori di birra craft è in continuo rinnovamento: molte brewery sperimentano l’aggiunta di luppoli locali, di frutta o di altri ingredienti che arricchiscono l’equilibrio classico.
Le Amber Ale americane sono di colore più scuro rispetto alle loro cugine Pale Ale; la colorazione ambrata è data dalla presenza di malti Caramel e Crystal che conferiscono un sapore tostato e caramellato, insieme alla percezione di un corpo più pieno rispetto alle Pale Ale che non utilizzano questi malti.
La Amber Ale sono caratterizzate da luppoli di tipo americano, che conferiscono alla birra ambrata note di agrumi, frutta e pino per bilanciare la dolcezza del malto.
Uno degli stili più accessibili, la Blond Ale è una birra bionda o dorata, facile da bere e visivamente accattivante grazie alla brillantezza e alla limpidezza.
Le caratteristiche del malto o del luppolo non sono particolarmente dominanti: il gusto delle birre prodotte con questo stile è arrotondato e liscio, un classico americano per la sua semplicità.
La Blond Ale può essere chiamata anche “Golden Ale”.
Queste birre possono essere realizzate con aggiunta di miele, spezie e frutta e possono essere fermentate con lieviti lager o ale.
Online è possibile trovare diverse offerte per le birre Pale Ale: abbiamo raccolto le più convenienti nelle slide qui sotto!
Tra pale ale e lager ci sono diverse differenze.
Come suggerisce il nome, la India Pale Ale è una sottotipologia di Pale Ale, seppure molto celebre.
Le differenze tra i due stili sono quindi limitate ai quantitativi di ingredienti: nelle IPA inglesi e americane troviamo infatti gli stessi malti e gli stessi luppoli utilizzati per le Pale Ale, con la differenza che le IPA hanno una maggiore luppolatura ed una minore propensione verso i malti.
il risultato è che le IPA sono più amare e aromatiche rispetto alle Pale Ale: spesso vengono utilizzati diversi luppoli ed ingredienti aggiuntivi per aumentare la complessità e bilanciare l’amarezza.
Queste affermazioni sono comunque abbastanza generiche: lo stile IPA è infatti ricco di sottostili con caratteristiche uniche, che possono essere più o meno simili allo stile Pale Ale. Tra questi quello che più si avvicina è il sottostile Session Ipa, di cui abbiamo parlato approfonditamente nella guida dedicata.
Per spillare correttamente una Pale Ale è necessario utilizzare la tecnica di spillatura “all’inglese”, che consiste in un getto unico ed una schiumatura finale.
Il bicchiere andrà inclinato man mano che si riempie, fino ad arrivare ad una inclinazione massima di 45°, e andrà raddrizzato solo per la schiumatura finale, che non dovrà comunque essere abbondante, visto che tradizionalmente le Pale Ale sono birre con poca schiuma.
Per le English Pale Ale e le Bitter Ale è consigliabile usare il bicchiere chiamato pinta imperiale o nonick pint; si tratta di un bicchiere conico che si allarga leggermente nella parte superiore.
Anche la pinta americana o il bicchiere tulip possono essere utilizzati con le Pale Ale, mentre è sconsigliabile usare boccali o calici. Per approfondire questo argomento, consigliamo la nostra guida dedicata ai bicchieri per birra.
Dal punto di vista gastronomico, le Pale Ale sono le birre più versatili: il motivo è da un lato la bassa gradazione alcolica che limita molto il sentore di alcool, dall’altro il buon bilanciamento tra malto e luppolo.
In Inghilterra la Pale Ale è la birra da pasto per eccellenza, e viene abbinata a piatti di pesce come il tradizionale fish and chips ma anche a formaggi o sformati di carne.
Negli Stati Uniti, oltre agli abbinamenti già citati, le Pale Ale vengono spesso abbinate alla carne barbecue o alla griglia, ai formaggi locali e al pollo arrosto.