Birra Trappista: tutto quello che c'è da sapere

Il termine birre trappiste si usa per identificare le birre prodotte secondo la tradizione d’abbazia belga (anche quando non vengono prodotte in Belgio). La birra trappista quindi può essere considerata parte della macrocategoria birre belghe, anche se si tratta di birre particolari. Esse infatti presentano qualità spesso associate al vino: forza, complessità e morbidezza.
Sono realizzate con l’aggiunta di zucchero per un corpo più leggero, una maggiore forza e un finale asciutto.
I quattro stili racchiusi sotto l’etichetta “birre trappiste” sono: single/blond, dubbel, tripel e quadrupel, chiamato anche Belgian dark strong ale.

In questa guida osserveremo storia, caratteristiche, composizione e sottostili delle birre trappiste: prima però un’utile tabella con le migliori birre trappiste da acquistare online.

Le migliori birre trappiste

Birre trappiste: le origini

Cosa significa birra trappista?

Il termine trappista deriva dall’abbazia di La Trappe in Normandia, dove si è formato il movimento religioso dei monaci trappisti. Per essere considerata una vera birra trappista e per avere il permesso di usare il logo trappista sulle bottiglie, la birra deve essere prodotta all’interno delle mura dell’abbazia, da o sotto la supervisione dei monaci, e il profitto deve essere destinato al mantenimento dell’abbazia. L’attribuzione della denominazione “birra trappista” è decisa dall’Associazione Internazionale Trappista, che esercita il controllo sul nome ufficiale.
Dei 170 monasteri trappisti nel mondo, solo 14 attualmente producono birra. In commercio è comunque possibile trovare birre tipo trappiste non prodotte nei monasteri: questi brand devono per legge utilizzare la denominazione “birre d’abazia”.

Quando e dove nascono le birre trappiste?

L’origine delle birre trappiste è molto antica: I monaci cistercensi producevano birra nelle loro abbazie già nel sesto/ settimo secolo. Inizialmente la produzione birraria dei monasteri era destinata solo al consumo dei monaci, ma col tempo diventò una vera e propria attività pre-industriale. Nel periodo di Carlo Magno erano circa 600 i monasteri che producevano birra con tecniche di produzione massificate, quasi tutti localizzati negli attuali Belgio, Francia e Olanda.
Dal 16° secolo i birrifici commerciali presero in mano le redini della produzione birraria, e le birre prodotte dai monaci iniziarono a scomparire progressivamente. Con la nascita dello stato Belga nel 1830, la produzione birraria nei monasteri trappisti riprese e ricominciò ad affermarsi. Dal 1985 una legge regola la denominazione “birra trappista”: può essere utilizzata solo da chi produce effettivamente nei monasteri. Per tutte le altre birre stile trappista, viene usata la denominazione più vaga “birre d’abazia”.

Birra trappista: composizione

luppoli

I luppoli

I luppoli utilizzati nelle birre trappiste sono sostanzialmente luppoli nobili continentali e luppoli nobili inglesi. In alcuni casi viene aggiunto anche luppolo Styrian Goldings, una varietà usata anche in altre birre belghe come le strong e le dark ale.

malti

Il malto

Nelle birre trappiste viene utilizzato come malto base il malto pilsner belga, e viene aggiunto dello zucchero per aggiungere carattere, secchezza e colore. Nelle dubbel viene aggiunto zucchero caramellato scuro, per dare il caratteristico colore, mentre nelle tripel e nelle strong ale troviamo zucchero candito chiaro.

lievito

Il lievito

Le birre trappiste subiscono una fermentazione ad alte temperature; ciò implica l’utilizzo di lievito Ale. Il lievito usato in queste birre è comunque un lievito “speciale”: si tratta di lievito ale resistente a temperature più elevate, prodotto sopratutto in Belgio proprio per questi stili. Maggiore è la temperatura di fermentazione, più esteri e fenoli saranno prodotti dal lievito: oltre alla varietà di lievito quindi, anche la temperatura determina il particolare aroma delle birre trappiste.

Caratteristiche e profilo sensoriale delle birre trappiste

Le birre trappiste sono birre forti, fermentate a caldo. Alcune sono scure, altre sono chiare, ma sono tutte preparate con aggiunta di zucchero per produrre un corpo leggero, aggiungere forza e asciugare le birre. Sono tutte caratterizzate da un’elevata carbonatazione dovuta alla fermentazione in bottiglia e da un carattere di lievito interessante (e spesso aggressivo). Esistono diverse tipologie di birre trappiste, ognuna con caratteristiche specifiche: scopriamo quali sono.

Single Trappist/blond

Impressioni generali: una birra trappista chiara, amara, altamente attenuata e ben gassata, che mostra un carattere di lievito fruttato-speziato, un profilo di luppolo floreale-speziato e un retrogusto di malto dolce.

Aroma: Carattere di lievito da medio-basso a medio-alto, che mostra un carattere fruttato-speziato insieme ai luppoli, occasionalmente esaltati da piccole aggiunte di erbe / spezie agrumate. aroma di malto dolce da basso a medio-basso, che può avere una leggera qualità di miele o zucchero. L’espressione dei frutti può variare notevolmente (agrumi, pomacee, drupacee).

Aspetto: colore dal giallo paglierino al dorato medio. Di buona limpidezza in generale, con schiuma bianca ondulata e persistente.

Sapore: fruttato, luppolato, amaro e secco. Impressione iniziale maltato-dolce, con un finale secco e luppolato. Il malto può avere un leggero gusto di biscotto o cracker al miele. Sapore moderato di luppolo speziato o floreale. Gli esteri possono essere agrumi (arancia, limone, pompelmo), pomacee (mela, pera) o drupacee (albicocca, pesca). Fenolici da leggeri a moderati speziati, pepati o chiodi di garofano. L’amaro sale verso il finale fresco e asciutto, con un retrogusto di malto leggero, luppolo moderato e carattere di lievito.

Corpo: Corpo da medio leggero a medio. Carbonatazione da medio-alta ad alta. Non dovrebbe avere un gusto alcolico evidente.

Dubbel

Impressioni generali: Una birra trappista complessa, moderatamente forte, maltata e rossastra, con ricchi aromi di malto, esteri di frutta scura o secca. Alcolicità moderata e finale secco.

Aroma: Aroma maltato complesso, ricco-dolce, possibilmente con sentori di cioccolato, caramello e / o pane tostato (ma mai aromi tostati o bruciati). Esteri moderatamente fruttati (di solito includono uvetta e prugne, a volte anche ciliegie essiccate). Gli esteri a volte includono banana o mela. Fenoli speziati e alcoli superiori sono comuni (possono includere chiodi di garofano leggeri e spezie, note pepate, simili a rose e / o profumate). Le qualità piccanti possono essere da moderate a molto basse. L’alcol, se avvertito, è morbido. Aroma di luppolo tipicamente assente. Il malto è più prominente nell’equilibrio con gli esteri.

Aspetto: colore da ambra scuro a rame. Schiuma cremosa, densa e di lunga durata.

Sapore: Al palato ha un sapore di malto ricco e complesso da medio a medio pieno, ricco e dolce, ma termina moderatamente secco. L’equilibrio è sempre verso il malto. Amaro medio-basso che non persiste nel retrogusto. Il sapore di luppolo basso speziato, floreale o erbaceo è facoltativo e di solito non è presente.

Corpo: Corpo medio pieno. Carbonatazione medio-alta, che può influenzare la percezione del corpo.

Tripel

Trovate tutte le info su questo stile nella nostra guida dedicata alle birre Tripel.

Quadrupel/ Belgian dark strong ale

Impressioni generali: una birra belga scura, complessa e molto forte con una deliziosa miscela di ricchezza di malto, aromi di frutta scura ed elementi speziati. Complessa, ricca, morbida e.. pericolosa!

Aroma: L’aroma di malto è forte e può ricordare pane tostato e caramello. Gli esteri fruttati sono da forti a moderatamente bassi e possono contenere note di uva passa, prugna, ciliegia secca, fico o prugna secca. Possono essere presenti fenoli piccanti ed è possibile una leggera nota di vaniglia. Il luppolo di solito non è presente (ma è accettabile un aroma di luppolo speziato, floreale o erbaceo molto basso). Nessun aroma di malto scuro / tostato.

Aspetto: Colore da ambra intenso a marrone ramato scuro (scuro in questo contesto implica un colore più intenso che dorato) e limpidezza da elevata a opaca. Schiuma molto abbondante, densa e persistente con un colore dal crema al marrone chiaro.

Sapore: simile all’aroma (gli stessi commenti su malto, estere, fenolo, alcol e luppolo si applicano anche al sapore). Di solito il finale è secco / moderatamente secco, anche se può essere anche moderatamente dolce. Amaro da medio basso a moderato; l’alcol fornisce un po ‘di equilibrio al malto. I sapori complessi e vari dovrebbero fondersi in modo uniforme e armonioso. Il finale non dovrebbe essere pesante o sciropposo.

Corpo: Il corpo può variare da medio leggero a medio pieno e cremoso, ma la maggior parte hanno corpo medio.

Quante e quali sono le vere birre trappiste?

Ecco l’elenco dei birrifici trappisti veri e propri, che producono birre legalmente riconducibili alla dicitura “birre trappiste”.

  • Achel – prodotto dal birrificio Achelse Kluis in Belgio
  • La Trappe – prodotta nella abbazia di Koningshoeven in Olanda.
  • Chimay – prodotta presso l’Abbazia di Scourmont in Belgio
  • Rochefort – prodotta dall’Abbazia “Our Lady of Saint-Remy” a Rochefort, in Belgio.
  • Westmalle – prodotta dall’abbazia “Our Lady of the Sacred Heart” a Westmalle in Belgio.
  • Westvleteren – prodotta dall’abbazia di Sint-Sixtus a Westvleteren, Belgio.
  • Zundert – prodotta nel birrificio dell’Abbazia Maria Toevlucht in Olanda.
  • Stift Engelszell – prodotta dall’abbazia Stift Engelszell in Austria.
  • Mont des Cats – prodotta dall’omonima abbazia nelle Fiandre francesi.
  • Spencer Trappist – prodotta dall’abbazia Saint Joseph’s negli Stati Uniti.
  • Tre Fontane – prodotta dal birrificio dell’Abbazia delle Tre Fontane a Roma.
  • Cardeña – prodotta dal Monastero di San Pietro di Cardeña, Spagna.
  • Mount St. Bernard – prodotta dell’Abbazia Mount Saint Bernard nel Regno Unito.
  • Orval – prodotto dall’abbazia Orval in Belgio.

Le birre trappiste italiane

Come abbiamo visto nell’elenco al paragrafo precedente, tra i 14 produttori ufficiali di birre trappiste si trova anche un monastero italiano.
Si tratta dell’abbazia delle Tre Fontane, un luogo sacro nel cuore di Roma, vicino al quartiere EUR. Nel birrificio adiacente all’abbazia viene prodotta al momento solo un tipo di birra trappista, una Tripel prodotta secondo i dettami della ricetta tradizionale.
Molti birrifici artigianali italiani propongono inoltre birre ispirate agli stili trappisti dubbel, tripel e dark strong ale: nonostante non siano ufficialmente birre trappiste, sono ottime rivisitazioni che possono facilmente conquistare gli appassionati.

Birra trappista: le domande più frequenti

Che differenze ci sono tra birre trappiste e birre d’abbazia?

Le birre trappiste sono birre d’abbazia, ma le birre d’abbazia non sono birre trappiste. Confusi? Beh non c’è da sorprendersi: le differenze tra queste due diciture sono tutte legate alla tutela legale del nome “birra trappista”. Come illustrato nei paragrafi precedenti, per avere la dicitura birra trappista è necessario che la produzione avvenga in un abbazia e che il processo produttivo sia realizzato/controllato dai monaci trappisti. Le birre d’abbazia ripropongono ricette e stili delle birre trappiste, ma la loro produzione è slegata dalla vita monastica: proprio per questo è molto più facile trovare in commercio birre d’abbazia piuttosto che birre trappiste vere e proprie.

Quali bicchieri usare per le birre trappiste?

Il bicchiere più usato per le birre trappiste è quello tipo calice. Questo particolare formato permette infatti di sprigionare tutti gli aromi e i profumi della birra. Nella tradizione belga il bicchiere di servizio è molto importante, ciò implica che anche per le birre trappiste è possibile trovare bicchieri appositamente progettati.

Come spillare e versare le birre trappiste?

Per le birre trappiste è consigliabile utilizzare la tecnica di spillatura belga-olandese.
Il bicchiere dovrà essere riempito con un getto unico, inclinandolo inizialmente a 45° e raddrizzandolo man mano. La schiumatura dev’essere abbondante, e la schiuma dovrebbe essere poi spatolata con l’apposito accessorio per rompere le molecole di anidride carbonica.
Il bicchiere dovrebbe poi essere inserito in una vasca di acqua fredda prima del servizio.

Come abbinare le birre trappiste?

Nelle abbazie trappiste oltre alle birre vengono prodotti formaggi, salumi, marmellate e cioccolate di grandissima qualità. Quando si visita un monastero trappista l’esperienza più bella è proprio quella di assaggiare le birre con gli abbinamenti appositamente pensati per loro dai monaci: se è possibile quindi il consiglio è quello di ricercare questo tipo di delicatessen. Se proprio non si riescono a reperire, è consigliabile optare per salumi, formaggi e carni essiccate, magari accompagnati da marmellate agli agrumi fatte in casa.